Telamon by Adamo Tadolini (1865) Palazzo Barberini
Adamo Tadolini (1788-1868)
Canova's favorite student, "Adamino" Tadolini, as the master liked to call him because of his diminutive stature, proved to be the most gifted heir of the Genius of Neoclassical sculpture. Distinguishing himself for being not only a sculptor but also a "modeler in clay" — a talent that required creative skill — Tadolini is the author of numerous sculptures strewn throughout the city of Rome: from Santa Croce in Gerusalemme, San Bonaventura dei Lucchesi, and Santi Vincenzo ed Anastasio to St. Peter's Square. Among the lesser-known works done under his supervision are the portraits of famous individuals on the Pincian Hill, among which that of Dante Alighieri (1848), and the Telamons (1865) that grace the gated entrance to Palazzo Barberini.
Il preferito allievo di Canova, "Adamino" Tadolini, come il maestro soleva chiamarlo in quanto piccolo di statura, mostrò di essere il più dotato erede del "genio della scultura neoclassica." Distinguendosi da altri artisti in quanto non solo scultore ma anche "modellatore in creta" — un talento che richiedeva del genio creativo — Tadolini è l'autore di molte sculture ubicate in vari luoghi di Roma: da Santa Croce in Gerusalemme, San Bonaventura dei Lucchesi, e Santi Vincenzo ed Anastasio a Piazza San Pietro. Tra le opere meno conosciute eseguite sotto la sua direzione ci sono i ritratti di famosi individui al Pincio — tra i quali quello di Dante Alighieri (1848) — ed i Talamoni (1865) che decorano la cancellata di Palazzo Barberini.